01 maggio, 2013

Vuoi potenziare la memoria? Stringi i pugni


questo semplice gesto attiverebbe le aree cerebrali coinvolte nella processazione dei ricordi, potenziandone l'attività neuronale.

di: klevis gockaj
Pronto per imparare a memoria una lunga fila di vocaboli. Photo credit: © Ingolf Hatz/Corbis
Pronto per imparare a memoria una lunga fila di vocaboli. Photo credit: © Ingolf Hatz/Corbis

Serrare i pugni non è solo sinonimo di impazienza o rabbia, ma anche una tecnica utile agli smemorati: stringere le dita delle mani potrebbe aiutare a potenziare la memoria, come rivela uno studio pubblicato su Plos One. In particolare, stringere il pugno destro servirebbe a memorizzare una lista di parole, stringere quello sinistro, a richiamare questi vocaboli alla mente.

Questi semplici movimenti andrebbero infatti a modificare temporaneamente i circuiti cerebrali utilizzati, attivando le aree coinvolte nei processi di memorizzazione. In particolare, il gesto potenzierebbe l'attività neuronale nel lobo frontale dell'emisfero controlaterale rispetto alla mano usata (il lobo frontale destro se si stringe la sinistra e viceversa).

La stretta giusta al momento giusto

Un gruppo di neuroscienziati della Montclair State University (Canada) ha suddiviso 50 partecipanti in 5 gruppi. A tutti è stata sottoposta una lista di 72 nomi da memorizzare. Il primo doveva stringere la mano destra per 90 secondi prima di imparare i vocaboli a memoria, e fare lo stesso prima di ripeterli; il secondo doveva ripetere le stesse azioni ma con la mano sinistra, mentre il terzo e il quarto gruppo dovevano alternare le due mani prima di memorizzare e ripetere. Un quinto gruppo di controllo ha compiuto l'esperimento senza stringere i pugni.



Il gruppo che ha stretto il pugno destro prima di memorizzare e il sinistro prima di ricordare i termini ha ottenuto i migliori risultati, sia rispetto a chi aveva usato modalità diverse, sia rispetto al gruppo di controllo (anche se in quest'ultimo caso la differenza registrata, avvertono gli scienziati, non è risultata statisticamente significativa).

Lo studio, pur essendo molto suggestivo e pubblicato su un'importante rivista scientifica, ha però un forte difetto: è stato realizzato su un campione molto limitato di persone (soltanto 50). Le sue conclusioni non vanno prese come definitive.

Passate ricerche hanno dimostrato che stringere il pugno destro attiva l'emisfero sinistro del cervello, e stringere il sinistro attiva quello destro. Nella processazione dei ricordi si utilizzano entrambi i lati del cervello: quello sinistro per codificare le memorie e quello destro per richiamarle alla mente. Ulteriori ricerche dovranno chiarire, magari anche attraverso la tecnica dell'fMRI, se sia possibile migliorare, stringendo i pugni, anche le performance in altri processi mentali, come le abilità verbali e spaziali o la memoria fotografica di luoghi e volti.

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