Daniel Cohen e colleghi della Harvard Medical School hanno indagato questi due aspetti con un esperimento veramente ingegnoso: hanno chiesto a 50 soggetti di imparare una sequenza di tasti da pigiare con la mano destra (training).
Hanno poi chiesto ad alcuni partecipanti di rifare la medesima sequenza di note, ma utilizzando la mano sinistra. Ovviamente dovendo usare una mano diversa questo gruppo doveva, nei fatti, apprendere un ordine differente con cui muovere le dita (Situazione A)
All’altro gruppo è stato proposto lo stesso cambiamento della mano con in più l’apprendimento di una nuova sequenza di note, speculare a quella appresa in precedenza, ma tale per cui l’ordine dei movimenti delle dita restava il medesimo.(Situazione B)
Hanno poi chiesto ad alcuni partecipanti di rifare la medesima sequenza di note, ma utilizzando la mano sinistra. Ovviamente dovendo usare una mano diversa questo gruppo doveva, nei fatti, apprendere un ordine differente con cui muovere le dita (Situazione A)
All’altro gruppo è stato proposto lo stesso cambiamento della mano con in più l’apprendimento di una nuova sequenza di note, speculare a quella appresa in precedenza, ma tale per cui l’ordine dei movimenti delle dita restava il medesimo.(Situazione B)
Alcuni dei partecipanti completavano questa parte iniziale dell’esperimento la mattina, gli altri la sera.
Dodici ore dopo, del gruppo che aveva imparato nuovi movimenti delle dita (situazione A), solo coloro che avevano appreso il compito di mattina mostravano segni di miglioramento dell'appredimento.
Al contrario, del gruppo che aveva dovuto imparare anche una nuova sequenza di note (situazione B) solo coloro che avevano appreso il compito la sera precedente, e avevano perciò dormito, mostravano qualche segno di miglioramento.
Questo esperimento, secondo i suoi autori, mostra che il cosiddetto "consolidamento" dell'apprendimento non è un processo unico, ma avviene con modalità differenziate sia a seconda di differenti aspetti della memoria procedurale (che sono quindi processati separatamente) sia a seconda del momento della giornata in cui il consolidamento ha luogo.
Determinati aspetti di specifici compiti trarrebbero giovamento dal consolidamento notturno post sonno, altri invece dal consolidamento diurno.
Ad esempio prima di un esame o di un'interrogazione è sempre consigliabile concedersi una buona notte di sonno: è noto da tempo infatti che i contenuti di tipo "nozionistico", appresi subito prima di dormire, ottengono un consolidamento mnestico rilevante e al mattino i ricordi di quanto appreso sono pronti ad essere recuperati.
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