16 marzo, 2012

Scoperta una nuova misteriosa specie di ominidi



 Una ricostruzione del cosiddetto uomo di Maludong che presenta un singolare incrocio di tratti arcaici e moderni. <br>Foto: © Peter Schouten.        Il cespuglio dell'uomo e dei suoi parenti scomparsi si fa sempre più complicato, e la strada verso la specie “superiore” diventa una rete di sentieri intricata e interconnessa. È la conclusione che traggono i paleoantropologi sulla nuovissima scoperta avvenuta in Cina, e pubblicata sulla rivista online PlosOne il 14 marzo. 

Mosaico umano
Scoperti nel 1989, ma descritti solo ora, i resti hanno caratteristiche peculiari; risalgono a un'epoca relativamente recente (circa 11.500 anni fa) e gli scopritori, australiani e cinesi, li descrivono come una specie di mosaico di tratti antichi e moderni. 
Il cranio per esempio è arrotondato, come quello degli uomini moderni, ma il cervello non è particolarmente grande e le sopracciglia robuste, la faccia è corta e piatta ma il mento non è molto prominente. Sono caratteristiche arcaiche e moderne racchiuse in una sola serie di fossili: altre specie scoperte in Africa sono “a mosaico”, ma risalgono a tempi molto più antichi e si riteneva che in un'epoca così recente non ci fossero in Asia altri uomini che la nostra specie Homo sapiens (anche se non molto prima l'isola di Flores ospitava un'altra specie del genere Homo molto diversa da noi, lo Hobbit Homo floresiensis: leggi la notizia della scoperta - scarica l'approfondimento). 

Le ipotesi in campo
Come si spiega questa strana chimera di tratti antichi e moderni? Le ipotesi sono più d'una: i fossili potrebbero appartenere a un gruppo di uomini della nostra specie, ma con caratteristiche arcaiche, che è uscito dall'Africa circa 60.000 mila anni fa e si è spinto in Asia, per scomparire sopraffatto da nuovi arrivati; questi sarebbero i primi fossili di questa popolazione che troviamo. 
(L'odissea dell'uomo: come potrebbero essere avvenute le migrazioni dei primi ominidi)                   

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