nel centenario della nascita.
Nel 1959 trovò il cranio di “Ziny”, risalente a quasi 2 milioni di anni fa.
Un secolo di storia: Google lo omaggia oggi con un doodle che commemora i 100 anni della nascita di Mary Leakey, l’archeologa più famosa al mondo per aver rinvenuto il primo cranio di ominide in Africa. L’home page del popolare motore di ricerca dedica stamane un ritratto alla paleoantropologa inglese, nata il 6 febbraio 1913 , mentre era immersa nelle sue ricerche in un’area desertica con tanto di strumenti di lavoro e due cani dalmata al suo seguito.
Grazie a un periodo di soggiorno nella regione francese della Dordogna, un'area ricca di siti preistorici e archeologici , si appassionò sin da molto giovane allo studio di testimonianze archeologiche.Tornata a Londra nel 1926, alla morte del padre, Mary Leakey intraprese una tutt'altro che brillante carriera scolastica: la ragazza, dallo spirito ribelle, fu espulsa da due scuole cattoliche e non riuscì a farsi ammettere all'Università. Iniziò tuttavia a seguire alcuni corsi da non frequentante, conoscendo così l'importante archeologo britannico Mortimer Wheeler che le chiese di seguirlo in alcuni scavi. Entrata nel mondo dell'archeologia, conobbe il paleontologo britannico Louis Leakey, per il quale lavorò come illustratrice scientifica e che sposò nel 1936.
Morì nel dicembre 1996 all'età di 83 anni, dopo una brillante carriera vissuta sempre in modo indipendente nonostante la fama del marito e ricevette alcune lauree ad honorem dopo la sua morte.
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