13 febbraio, 2013

se 2012 DA14…


Ore 20 e 05 del 15 febbraio 2013. Manca una manciata di minuti al passaggio dell’asteroide 2012 DA14. Il mondo intero lo segue con curiosità, ma non c’è interesse per l’evento. In Italia gli scandali, le dimissioni del Papa, Sanremo, fanno passare la notizia in secondo piano. La Nasa ha affermato da tempo che esso ci passerà a 27.700 km di quota. E’ vero, sarà vicinissimo alla Terra, passerà addirittura sotto i satelliti geostazionari, i satelliti meteorologici e per telecomunicazioni per intenderci, ma non ci colpirà. E’ così piccolo quell’oggetto, poco più di circa 55 m di diametro, e così veloce, si muove a circa 28.000 chilometri all’ora, che nessuno lo vedrà se non qualche astronomo e astrofilo super attrezzato. La Nasa lo “inseguirà” con i propri radiotelescopi nelle ore successive al massimo avvicinamento per definirne i contorni e le caratteristiche. Insomma una mera curiosità per la gente. Di quell’oggetto si sa tutto: ripasserà vicino alla Terra nel 2046, ma a qualche milione di chilometri. La Deep Space Industries, una società che vorrebbe al più presto usare gli asteroidi come miniere, ne ha calcolato addirittura il valore commerciale: 200 miliardi di dollari: lassù vi è acqua per 70 miliardi di dollari il resto sono minerali di interesse comune. Ma…
Ore 20:15: un’agenzia dice che la Nasa non lo vede più sui propri radar. Dopo un minuto anche altri radiotelescopi che lo seguivano confermano che non c’è più… Si è dissolto… Dov’è finito?
Ora 20:18: un altro flash d’agenzia. Un astrofilo ha fotografato una luce 3 minuti prima in prossimità dell’asteroide. I telegiornali virano le loro scalette. Tutti se ne occupano. Anche le piccole TV che stavano preparandosi a raccontare la partita del Milan parlano dell’asteroide. I conduttori non ne sanno nulla, improvvisano, farfugliano… La gente scannerizza tutti i programmi. RaiNews24 ha un ascolto del 24%. Rai 1 sale al 48%, il resto se lo dividono le altre TV.
Ore 20:20: ecco la soluzione al mistero. Un oggetto piccolissimo, di soli 6 metri di diametro, ha colpito l’asteroide. Forse un pezzo di satellite fuori uso passato inosservato, forse un altro asteroide non rilevato dai radar terrestri perché troppo piccolo. I computer della Nasa rifanno i calcoli dell’orbita che l’asteroide dovrebbe ora avere. Nella sala del Goddar Space Center della Nasa cala il silenzio. Non c’è più tempo per avvisare nessuno. I tecnici della Nasa scoprono che alle 20:26 quel che rimane dell’asteroide (un oggetto di 40 metri) colpirà la Terra. Inutile diramare dispacci. Ma la notizia trapela. Come sia riuscita a sfuggire da quella stanza lo si saprà dopo; un hacker riusciva da tempo ad entrare nei computer della Nasa senza che nessuno lo sapesse. Per lui è gioco da ragazzi diffondere la notizia
Ore 20:22: il mondo è in silenzio. Tutti pendono dalle parole delle televisioni. Ora interessa solo la risposta alla domanda: “Dove cadrà?”. Anche questa notizia arriva di straforo, di lì a poco.
Ore 20:24: l’asteroide cadrà sulla Lombardia, in Italia. Si presume vicino a Monza. Non appena la notizia arriva nella cittadina brianzola la gente esce di casa e si comporta in due modi diversi. C’è chi prende i figli e si butta in macchina, prende la superstrada per Lecco e se ne va a 170 all’ora verso nord, ma non ce la farà a salvarsi. C’è chi guarda al cielo e prega.
Ore 20:26: il cielo sopra Monza si illumina come se splendessero due soli. Quel che rimane di 2012 DA14 esplode al contatto con l’atmosfera. Passano pochi secondi e l’esplosione che ha sviluppato un’energia 1000 volte superiore a quella di Hiroshima arriva a Terra. Nel raggio di 25 km tutto, ma proprio tutto, viene distrutto. A nord Como a sud Milano segnano il perimetro di un cerchio di morte. Ma il vento dell’esplosione arriva ben oltre. Lo si sente a Torino, persino a Roma. E’ così violento che il Treno Freccia Rossa delle 17:00 Roma-Milano, in ritardo per un problema alla linea, viene sbalzato fuori dai binari mentre viaggia a 256 chilometri all’ora.
Ore 20:28: Il teatro Ariston, pur essendo ancora in piedi ha subito gravi danni. Le Croce Rossa cercano di trasportare più gente possibile agli ospedali. I Vip fanno sentire la loro “rilevanza”. Le telecamere continuano a riprendere ciò che avviene e trasmettono le immagini in automatico via satellite. E’ l’unica informazione che dalla regia mobile della Rai arriva al mondo intero.
Ore 20:45: il Presidente della Repubblica parla alla televisione. L’INGV è assalito da telefonate da tutto il mondo.
Ore 7:00: prime luci dell’alba su Milano, Monza, Como e i paesi limitrofi. Gli elicotteri sono in volo. BBC, CNN, RAI, sorvolano le aree in lungo e in largo. Due elicotteri si scontrano: è tragedia nella tragedia. In tutto l’area si vedono solo incendi. In prossimità di Novara si scopre l’esistenza di un nuovo lago. Ha un diametro di 2 km e si sta riempiendo d’acqua che arriva dalle falde. Lì è caduto un piccolo pezzo di meteorite (rimasto integro dopo l’esplosione) e ha creato un cratere tondo come una scodella.
Ore 7:30: da tutto il mondo si organizzano soccorsi e si fa una prima stima dei morti: 4 milioni. I danni sono incalcolabili. La Madonnina del Duomo di Milano, in oro, splende ora sulla riva del Naviglio Grande. E’ in piedi, seppur inclinata. Si è infilzata nelle argille che bordano il corso d’acqua. La si può toccare, Qualcuno ha già deposto un mazzo di fiori.
Eppure ci avevano detto che non era pericoloso quel 2012 DA14. Eppure c’era il Festival di Sanremo, eppure c’era la partita del Milan. Eppure… ci è caduto addosso.
Questo è un racconto… ma le energie in gioco, i dati, le velocità e i possibili danni sono reali.

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