l sonno migliora la memoria, aumentando la capacità di accedere ai ricordi.
I genitori non potranno più sgridare i figli sorpresi a dormire anziché a studiare, perché un recente studio condotto dai ricercatori dell'Università di Chicago ha confermato che il sonno consolida la memoria. Gli scienziati hanno a lungo ipotizzato che dormire influenzasse l'apprendimento, ma questo lavoro è il primo che fornisce una profonda evidenza scientifica.
Il processo di memorizzazione. Kimberly Fenn e Howard Nusbaum, dell'Università di Chicago, hanno fatto ascoltare a un campione di studenti del college una serie di parole comuni pronunciate da una voce distorta che ne rendeva difficile la comprensione. Gli studenti potevano sentire le parole una sola volta e in seguito erano testati sulla capacità di riconoscere i vocaboli udendoli di nuovo. Una prima valutazione era fatta un'ora dopo l'ascolto (pre-test) e una seconda lasciando passare dodici ore. Analizzando la capacità di memorizzazione di un gruppo che era stato sottoposto all'ascolto alla sera e poi aveva passato una notte di sonno prima di essere “interrogato” e quella di un gruppo che aveva sentito le parole al mattino e poi era stato esaminato alla sera, senza dormire in questo lasso di tempo, è risultato che il primo incrementava i risultati ottenuti nel pre-test del 19 per cento, mentre il secondo del 10. Una dormita per ricordare meglio. Se quest'ultimo gruppo era nuovamente interrogato dopo una notte di sonno il suo punteggio raggiungeva quello del primo. «I risultati ottenuti dimostrano che la capacità di memorizzazione è disturbata dalle distrazioni alle quali siamo sottoposti nel corso di una giornata. In questo senso il sonno sembra rafforzare le associazioni rilevanti e indebolire quelle irrilevanti, aumentando la capacità di accedere ai ricordi», conclude Nusbaum.
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