econdo l'Oms e la Fao, è meglio non mangiare troppe patatine fritte: una reazione chimica che si verifica nell'amido cotto ad alte temperature porta alla formazione di sostanze dannose.

Meglio bollite. Le patate, cotte in vari modi, fanno parte dell'alimentazione umana da circa 8 mila anni. Finora nessuno aveva evidenziato effetti negativi. La bollitura per esempio sembra non avere gli stessi effetti della frittura. Inoltre, in molti altri cibi sono presenti sostanze cancerogene in tracce, e ciò non significa che siano dannosi. Resta da capire dunque in quali dosi le patatine possano essere effettivamente dannose, e se sia il caso di eliminarle del tutto dalla dieta, oppure solo limitarne l'eccessivo consumo.
Modica quantità. Secono l'Oms la dose media di acrilamide assunta ogni giorno da un uomo con vari cibi, è di circa 70 microgrammi al giorno, e sarebbe dunque molto inferiore a quella che in laboratorio ha dimostrato effetti tossici sui topi. In attesa di altre conferme, la Fao, l'organizzazione delle Nazioni Unite che si occupa di alimentazione e agricoltura e l'Oms hanno raccomandato di evitare la cottura prolungata e ad alte temperature degli alimenti contenenti amido.
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