22 giugno, 2012

Mammoni per sempre


uovi studi sulle famiglie europee confermano lo stereotipo: i maschi italiani vivono a casa dei genitori, e hanno anche poche fidanzate.

 
Cambiano le famiglie europee, ma ancora una volta vale lo stereotipo secondo il quale i giovani italiani non si vogliono staccare dai genitori. Lo conferma uno studio dell'Esrc (Economic and social research council), una agenzia indipendente e finanziata dal governo inglese, che effettua ricerche su questioni sociali ed economiche. Dai dati raccolti in 73 mila nuclei famigliari, emerge che la maggior parte dei giovani maschi nord europei lasciano le famiglie intorno ai 25 anni. In generale le ragazze vannno fuori casa prima dei fratelli. E mentre in Finlandia metà dei maschi vanno a vivere da soli a 22 anni, in Italia aspettano i 30. Il dato trova anche un'altra conferma: il 33% delle donne oltre i 65 anni dei Paesi del sud Europa vivono con uno o due figli, contro il 3 % del nord. 
Perenne ricerca. Ma anche trovare la fidanzata giusta è evidentemente per noi più difficile. Tra i 23 e i 27 anni solo il 9 % degli italiani hanno trovato una compagna, mentre il 42 per cento degli inglesi sono felicemente accoppiati. L'Italia, con l'Olanda, è anche il fanalino di coda per quanto riguarda i figli: le donne aspettano in media i 30 anni, mentre in Inghilterra, dove l'età media di riproduzione è 27 anni, le teen ager hanno un primato: 30 su mille procreano entro i 20 anni. La lenta uscita di casa però non può essere addebitata a un problema di reddito: l'Inghilterra ha la più alta percentuale europea di famiglie senza lavoro.

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