Come per tutti i nuovi mezzi di interazione virtuale è l’approccio, più o meno equilibrato, a fare la differenza tra uso e dipendenza, tra espressione delle nostre emozioni e sfogo incontrollato. Tempo fa ne parlai con Luca Mazzucchelli, psicologo milanese tra i promotori di una psicologia 2.0 che si avvale di Skype e dei gruppi Facebook per raggiungere i pazienti.
L’io virtuale, mi spiegò, è una proiezione di quella parte di noi che vorremmo vedere realizzata, se non nella vita reale almeno in rete. Le nuove tecnologie di comunicazione, pertanto, non vanno demonizzate. Altro non sono che uno strumento per comunicare al mondo un disagio che altrimenti avrebbe trovato altri canali per manifestarsi. Ma quando possiamo parlare di dipendenza da Facebook?
Come per ogni genere di dipendenza, i segnali spia si individuano nell’effetto che ci fa l’astinenza e nella quantità di tempo che trascorriamo in compagnia del nostro vizio. Se rispondete in modo affermativo ad almeno cinque di queste domande, siete caduti nella morsa della Facebook dipendenza:
- Aggiornate le news degli amici, sbirciate nelle bacheche e negli album altrui per oltre tre ore al giorno.
- Quella volta in cui siete rimasti senza Facebook vi sentivate incompleti e non vedevate l’ora di ricollegarvi.
- Il buongiorno si vede da Facebook. Prima ancora di fare colazione, correte a collegarvi per salutare i vostri contatti e controllare le notifiche.
- Prima di addormentarvi è Facebook il vostro ultimo interlocutore. Se non riuscite a prendere sonno vi ricollegate.
- Di notte lasciate il computer acceso e scattate al suono di ogni nuova notifica per controllare commenti e mipiace ricevuti.
- Non pensate mai alle conseguenze quando aggiornate lo status in preda alla rabbia verso qualcuno o qualcosa. Usate l’aggiornamento di stato, non di rado, per lanciare invettive e sfogarvi, salvo pentirvene un secondo dopo e cancellare ogni traccia del vostro risentimento.
- Ad una festa piuttosto che ad un evento passate molto più tempo a far sapere agli altri quanto vi state divertendo che a divertirvi.
- Avete spesso la sensazione di non aver vissuto un momento speciale se non lo condividete con i vostri contatti.
- Vi è capitato più di una volta di eliminare una persona dalla lista dei vostri contatti, perché credevate vi lanciasse delle frecciatine velenose tramite i suoi status.
- Avete cambiato opinione su una persona che stimavate per via del suo comportamento virtuale.
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